Storia

La storia di Mandas

mandas, villaggio romano sulla strada tra cagliari e olbia, nel medioevo fu inserito nel giudicato di cagliari e per poi cadere sotto gli aragonesi. Celebre fu il suo ducato sorto nel seicento. Venne menzionata anche da d. h. Lawrence nel suo libro 'sea and sardinia'

Mandas sorge fra Campidano e Trexenta, una zona abitata già in epoca prenuragica come dimostrato dalle domus de janas e i nuraghi. Durante la dominazione romana fu un villaggio importante lungo la strada tra Cagliari e Olbia e da qui passavano ingenti carichi di grano. Alla metà del V secolo cadde sotto il dominio dei Vandali e nel 533 entrò nella sfera d’influenza bizantina, sebbene di questa civiltà rimangano poche tracce.

Nel medioevo Mandas fu parte del Giudicato di Cagliari e poi di quello di Arborea fino al 1258, quando passò ai pisani e infine agli aragonesi, che la concessero in feudo ai Carroz. Col tempo la città crebbe di importanza e nel 1614 venne creato il Ducato di Mandas, un’entità relativamente autonoma il cui primo duca fu Pietro Maza de Carroz, nominato dal re di Spagna. In seguito il comando passò ai Tellez-Giron che lo mantennero fino al crollo del feudalesimo nel 1839.

Mandas viene citato dallo scrittore britannico David Herbert Lawrence nel suo "Sea and Sardinia” del 1821. L’autore de "L’amante di Lady Chatterley” rimase colpito dai muri a secco che dividevano un podere dall’altro e dai cavalli che vi pascolavano. Del resto l’allevamento è uno dei principali settori economici da tempo immemore: lo stesso nome Mandas deriva dal sardo "mandara” che vuol dire appunto "recinto per bestiame”.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.