Arte, cultura e tradizioni

Il nuraghe Arrubiu a Orroli (Cagliari)

A due passi da Mandas è possibile visitare il nuraghe Arrubiu, cioè rosso, antico custode in pietra del territorio autentico della Sardegna che lo circonda

Passeggiando nel cuore autentico della Sardegna, a due passi dalla cittadina di Mandas, è possibile imbattersi nel nuraghe Arrubiu di Orroli (Cagliari), un antico testimone del territorio che lo circonda.

Il nuraghe deve il suo particolare nome alla presenza dei licheni rossi che lo ricoprono quasi nella sua interezza: il termine "Arrubiu”, non a caso, significa proprio rossoe rappresenta l’essenza e la particolarità che ha caratterizzato questo luogo culturale della Sardegna.

Nuraghe Arrubiu: conformazione e storia

Nato come torre di avvistamento e di difesa, il nuraghe Arrubiu presenta la particolarità di ben 5 torri, uno degli unici che sono giunti sino a noi con questa conformazione. Non a caso oggi è considerato il più imponente monumento della Sardegna e tra i più maestosi di tutto l’occidente europeo.

Con i suoi 5000 metri di superfice, il nuraghe è costituito da ampi cortili interni, scale, accessi, corridoi e vani cupolati; tutt’attorno sono ancora oggi visibili i resti di numerose capanne, alcune delle quali di notevoli dimensioni, forse appartenenti al villaggio originario che lo circondava.

Le origini del Nuraghe Arrubiu non sono certe, ma dopo l'abbandono da parte dei suoi costruttori intorno al IX secolo a.C. bisognerà attendere il II secolo a.C. per vederlo ripopolato dai Romani, che lo riadattarono alle loro esigenze. Non a caso sono stati rinvenuti proprio due laboratori enologici costituiti da due vasconi e il materiale necessario per procedere alla pigiatura dell’uva. Il Nuraghe è rimasto abitato fino all’alto Medioevo, poi con la rottura dei collegamenti tra l’impero Romano e la Sardegna e il suo abbandono è cominciato il suo lento declino.

Per oltre dieci secoli è stato protetto dalla collina fino alle campagne di scavo iniziate nel 1981 e che si sono protratte a singhiozzi sino al 1996. Oggi è meta di numerosi turisti che desiderano visitarlo non solo per la sua bellezza ma anche per viverne appieno la sua storia, passeggiando sulle orme del tempo.

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