Accademia Santu Jacu di Mandas

Tradizione, materiali originali, tecniche antiche: sono gli elementi che contraddistinguono il lavoro dell'iconografo Michele Antonio Ziccheddu e della moglie Emanuele Giordano, fondatori dell'Accademia Santu Jacu di Mandas. L'Accademia, che propone un'offerta formativa d'eccellenza attraverso la scuola e il laboratorio, ha come scopo quello di riportare al suo splendore l'antica arte dell'iconografia cristiana per la realizzazione di opere per chiese e privati.

La Sardegna è stata parte integrante, seppur periferica, dell'Impero Bizantino nel periodo compreso tra il VI e l'XI secolo d.C. In questo lasso di tempo, l'influenza bizantina ha segnato tradizioni, cultura, canti, costumi e lingua dell'Isola, una delle ultime regioni d'Italia ad aver avuto una liturgia, un'architettura e un'arte di stampo bizantino. Molte delle feste locali e il culto dei santi celebrati tutt'oggi in Sardegna derivano proprio da radici bizantine, anche se rimangono pochi ma bellissimi esempi di quel periodo storico. Diverse chiese, probabilmente decorate con affreschi e mosaici nelle pareti come le basiliche di Roma, Ravenna e Costantinopoli, sono andate distrutte nel corso del tempo. Le dominazioni che hanno seguito quella bizantina, infatti, non hanno lasciato traccia della bellezza dei tesori d'arte bizantini. È stato, così, perduto un patrimonio religioso, spirituale, culturale e storico, parte dell'identità della Sardegna e del suo popolo.

Per l'Accademia Santu Jacu recuperare la memoria è molto importante, perché parte fondamentale della storia e della cultura sarda.

Per saperne di più sull'Accademia Santu Jacu di Mandas, scuola e laboratorio di iconografia, arte e cultura cristiana, vi rimandiamo al video qui sotto.